COVID-19 Occhio a chi esce dalla tana!

Quando escono dalle tane i lupi e le volpi?

Quando il cibo scarseggia e sono costretti ad uscire allo scoperto, probabilmente è un comportamento comune ai predatori.

Oggi non pensate ai rapaci dei mercati finanziari, che sono costretti a muoversi dentro un perimetro definito e regolamentato, voglio parlarvi dei truffatori, quelli con la T maiuscola.

Da metà dell’anno scorso, sono venuto a conoscenza di un numero crescente di tentativi di raggiro, spesso caduti nel vuoto, purtroppo però solo spesso.

Da sempre cerco di vaccinare le persone che mi sono vicine, i miei clienti, anche da queste situazioni. Per fortuna sono rarissimi i casi in cui voi siete cascati nelle trappole, spesso mi contattate anche per aiutare i vostri amici e parenti. Nonostante ciò, in questo periodo di Coronavirus devo registrare un’impennata di tentativi.

Purtroppo è una tendenza crescente e diffusa, al punto che anche la giornalista e blogger finanziaria Alessandra Caparello ha scritto su Wall Street Italia questo articolo: https://www.wallstreetitalia.com/truffe-finanziarie-piu-comuni-tutti-i-tipi/ .

Vi voglio raccontare alcune tecniche di cui sono venuto direttamente a conoscenza, tutte hanno un elemento in comune: sfruttano le debolezze emotive delle persone, perciò il primo consiglio che voglio darvi è di contate sempre fino a dieci prima di agire .

L’avvicinamento attraverso i social

Questa è la formula più subdola, perché mette nel mirino le persone emotivamente fragili, persone che stanno attraversando un momento complesso della loro vita e che ne lasciano traccia con dei post.

E’ accaduto attraverso Facebook anche ad una mia conoscenza, avevo sentito anni fa una puntata radiofonica condotta dal giornalista Gianluca Nicoletti, in cui raccontava di falsi profili creati per legare sentimentalmente delle persone, ne rimasi quasi allibito.

Avevo pensato che fossero casi più unici che rari, quando è capitato ad una parente di una mia cliente ho scoperto che sono realtà più vicine di quanto pensiamo.

Ve la racconto brevemente: una persona si sfoga attraverso un post, emerge che per poter risolvere la situazione in cui si trova, necessiterebbe di una cifra di cui non dispone.

Parte uno scambio di messaggi tra questa persona e una pseudo “signora anziana”, che si dice essere molto vicina alla sua situazione.

Ad un certo punto la “nonna acquisita” scrive: la tua storia mi ha molto colpita, voglio aiutarti donandoti 40.000,00€.

E qui il colpo di genio: “per darti i soldi devo farti una donazione, mi sono informata dal notaio, l’atto costa 2.500,00 €. Se mi dai i soldi per l’atto ti dono i 40.000,00€”.

Qualunque persona lucida avrebbe risposto “facciamo così: dammi direttamente 37.500,00 €”, ma chi ha escogitato la truffa aveva ben chiaro che la pseudo beneficiaria era tutto tranne che lucida.

Non so in che modo, ma è riuscita a farsi consegnare i 2.500,00 €, lo so perché li ha prestati la famiglia alla persona in questione.

Il phishing

Ti arriva una e-mail o un sms che ti allarma di un potenziale pericolo sul tuo conto corrente, e ti dice che per disinnescarlo devi fornire i tuoi codici di accesso. Una volta questi messaggi erano scritti in un linguaggio maldestro, ora sono stati molto migliorati.

Alcune volte questi messaggi, ti arrivano chiedendoti i codici di istituti con cui non hai rapporti, sono i casi più facili da riconoscere.

Come mai ti arrivano? Ti chiedono credenziali per accedere agli istituti più diffusi in Italia, e fanno leva su un semplice calcolo statistico, loro non sanno se sei o meno un cliente.

La piattaforma estera di trading

Questa è la più pericolosa, perché so che ha provocato danni molto pesanti.

Come funziona?

Si viene contattati da un call center che pubblicizza una piattaforma di trading estero, in cui si viene guidati su operazioni speculative su valute, commodity, derivati.

Ti offrono anche accesso a un sito che sembra reale e credibile, nelle prime operazioni ti fanno avere guadagni incredibili, e se chiedi il rientro del denaro investito te lo mandano pure.

A quel punto il malcapitato è convinto della correttezza della controparte, ed inizia a fare dei bonifici più sostanziosi.

Ho visto che i destinatari di questo tipo di truffa sono imprenditori e manager, forse perché hanno a disposizione cifre più importanti, forse perché maggiormente decisionisti.

In loro entra in ballo anche una componente psicologica legata alla vergogna, perciò tendono a non denunciare l’accaduto, e a non parlarne ai loro familiari e conoscenti stretti.

Infatti, i casi di cui sono a conoscenza riguardano amici di clienti, che hanno domandato di parlare con me proprio perché ero un po’ più distante.

Sicuramente la leva è quella del guadagno facile, ma anche di appartenere al club di quelli che fanno le operazioni che contano.


Prima di agire d’istinto aspettate, fate decantare le emozioni, e dopo… aspettate ancora.

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