Nato pompiere morirà piromane

Ciò che ha detto nelle ultime settimane offre spunti interessanti anche per gestire i nostri investimenti, perciò torniamo un po’ indietro nel tempo.

Rimini, 18/08/2020, il tono del suo intervento è pacato come sempre, i contenuti diventano rapidamente oggetto di titoli di giornali e polemica politica.

Ha caratteristiche insolite per l’Italia, siamo più abituati a dire che un personaggio pubblico ci piace o non ci piace in base a come parla.

Poniamo l’attenzione alla capacità di fare battute in un discorso, il tono di voce, la velocità con cui parla.

Invece lui, con un tono di voce quasi piatto, statico sul leggio, ha generato clamore con i CONTENUTI.

Ha parlato dell’oggi per il domani, un ragionamento di lungo periodo, anzi, generazionale considerando che ha fatto riferimento alle scelte di oggi sulle vite di chi sarà adulto domani.

Tecnologie per ridurre l’impatto ambientale, digitalizzazione, capacità di gestire calamità e nuove tecnologie sono i settori a cui ha fatto riferimento.

L’istruzione, il cui compito è quello di attrezzare i giovani alla capacità di discernimento, oltre a fornire conoscenze.

Capacità necessaria per gestire l’incertezza in un sistema che sarà in continuo mutamento.

Questi sono alcuni di quei megatrend di cui ogni tanto vi parlo e vi scrivo.

In questi anni i primi a sperimentare l’incertezza sono stati i risparmiatori e gli investitori, anche se alcuni hanno fatto fatica ad adattarsi al nuovo contesto.

Poi ha parlato del debito, un livello così alto che non si è mai toccato prima in tempo di pace.

Ne ha parlato facendo riferimento a due aspetti.

Il primo è che toccherà alle prossime generazioni pagarlo, perciò è nostro dovere dargli tutti gli strumenti per affrontare questo compito, sia materiali sia culturali, creando anche un contesto sociale migliore.

Photo by Andrea Piacquadio on Pexels.com

Il secondo è l’uso delle risorse ottenute attraverso il debito, perché ne determina la sua sostenibilità nel tempo.

Dove ha distinto l’uso cattivo da quello buono.

Il cattivo è quello destinato a mantenere situazioni insostenibili, se non privilegi con spese correnti.

Il secondo è quello finalizzato a investimenti, che genereranno sviluppo e quindi ricchezza per tutti.

Photo by Chokniti Khongchum on Pexels.com

Un po’ la differenza per una famiglia tra fare un prestito per un telefonino, e quello per mandare i figli a studiare all’estero.

Da questa differenza passa la sostenibilità dei debiti degli stati.

Il 01/09/2020 Bloomberg riporta un’altra dichiarazione di Draghi in cui dice che gli aiuti devono servire a creare nuovi posti di lavoro, non a salvare quelli vecchi.

Evidenziando ancor di più il contrasto tra i vecchi settori industriali rispetto ai nuovi.

Non solo, così facendo ha ribadito in quale direzione andrà lo sviluppo.

Parole che hanno generato titoli di fuoco.

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