Le previsioni… sono fatte per essere smentite.
Ma bisogna conoscere il contesto e il mondo in cui si investe.

La domanda più ricorrente che mi viene fatta verso fine dicembre, o a inizio gennaio è: “come si pensa che vada il mercato il prossimo anno?”.
Puntualmente rispondo in modo un po’ provocatorio “c’è chi dice che calerà, chi dice che rimarrà stabile, chi dice che crescerà”, so che le mie parole lasciano un po’ disorientati, ma raccontano ciò che avviene, il problema più grande è che tendenzialmente le persone tendono a credere a chi dice quello che è già il loro pensiero.
Si è portati a cadere nella trappola del rinforzo positivo/negativo, quindi è doppiamente pericoloso: quando sentiamo un’opinione diversa dalla nostra, anziché accendersi una spia nella nostra mente la spegniamo e giriamo lo sguardo verso chi ci da ragione, o chi dice la nostra stessa cosa.
Un’altra cosa è conoscere il CONTESTO
Sapere in che mondo ci muoviamo, conoscere cosa ha da offrirci, e la direzione verso cui sta andando è un’altra cosa, ed è molto più utile.
Conoscere il contesto innanzitutto ci evita errori grossolani, e ci permette di indirizzare l’attenzione nella direzione corretta.
Questo però è un percorso che evolve, si modifica, rallenta e accelera giorno per giorno, non una volta all’anno.

Anche questa settimana alcuni potenziali clienti mi hanno chiesto di analizzare le loro posizioni, ho trovato nei loro portafogli titoli con rendimenti negativi, e posizioni molto sbilanciate senza che fosse stata fatta una scelta consapevole, e stiamo parlando di persone molto patrimonializzate!
Questo è un classico esempio di investitori che hanno agito senza fare alcune considerazioni sulla situazione attuale, probabilmente perché hanno agito basandosi sulle abitudini.
Perciò, cerchiamo di evitare brutte scivolate, ancor prima di parlare di obiettivi, sopportazione del rischio, tempo e metodo, che sono i quattro ingredienti principali che utilizzo nella pianificazione finanziaria.
Qualche novità interessante
Oltre il cambiamento del presidente USA, che negli ultimi giorni ha visto momenti abbastanza “singolari”, l’Europa ha iniziato a raggiungere accordi diretti con la Cina, senza passare dagli USA!

L’accordo riguarda accesso al mercato, lavoro, clima, il punto più rilevante è l’approccio autonomo della UE, ancor prima di fare valutazioni sulla sua bontà e completezza.
Così come una mutata sensibilità sulle politiche fiscali di cui hanno beneficiato fino ad oggi alcuni big della tecnologia, in particolar modo in un momento di sacrifici da parte dei governi.

Ne è una prova il divorzio tra le holding di Facebook e gli irlandesi, ma probabilmente è solo l’inizio di un mutamento.
Alcuni temi per il 2021
Tra i temi che sarà interessante seguire nel 2021 c’è sicuramente l’applicazione della Brexit, si è evitata l’uscita senza accordo, ma è emersa un’interdipendenza indissolubile, anche se ha permesso al governo Johnson di salvare la faccia.

La gara per il vaccino è un tormentone che ci accompagnerà, anche perché il vincitore avrà un notevole vantaggio competitivo, ed oggi il primo in classifica è Israele.

Ricordiamoci di guardare oltre il nostro cortile
Evitiamo di misurare e giudicare basandoci solo su ciò che vediamo, soprattutto per via del peso dell’Italia nel mondo.
