RISICHI… e ROSICHI?

Un limite è stato superato, anche se chi mi conosce sa che per me lo era già da tempo. La speranza è che ora anche i più restii facciano alcune riflessioni.


-0,14 anzi, -0,14% è il rendimento che hanno ottenuto mercoledì scorso i sottoscrittori dei BTP con scadenza a 3 anni.

Vuol dire che chi ha prestato i soldi allo stato riceverà un -0,34%, cioè il -1,02% in tre anni, se sommiamo lo 0,20% del bollo che annualmente una persona deve pagare.

Quando i rendimenti dei BUND (i titoli di stato tedeschi) diventarono negativi fu uno choc, il motivo dietro a quel rendimento fu che si pagava per essere certi di avere indietro i propri soldi.

Un po’ come pagare un’assicurazione.

Quel costo era giustificato da una solidità che gli altri paesi non erano in grado di dare, soprattutto se il confronto era fatto con l’Italia.

Ora siamo arrivati a pagare per prestare i soldi all’Italia, che ha un rating BBB-, appena un gradino sopra il livello junk, cioè spazzatura.

Il rating è una specie di termometro che misura il livello di solidità di chi chiede denaro in prestito, per comprendere meglio ti consiglio di guardare questo video di un minuto e mezzo.

Sei uno di quelli che crede che questo livello sia un attacco all’Italia? Ti suggerisco di guardare quanto è indebitato il nostro paese rispetto agli altri, quanto non cresce la nostra economia rispetto alle altre.

Altrimenti rimani nel tuo brodo e continua pure a ballare sul ponte del Titanic.

Sono contrario a prendere dei rischi? No, quando sono giustificati da un guadagno adeguato con le giuste probabilità di ottenerlo.

Qui si sta pagando! E su scadenze più lunghe i guadagni sono minimi: 0,655% (fonte il Sole 24 ore) sui BTP a dieci anni.

A cui va tolta l’imposta del 12,5% e lo 0,20% del bollo.

Perciò il rendimento netto diventa lo 0,373%!

Sembra quasi una presa in giro.

E non consideriamo l’eventualità di un po’ di inflazione!

I miei rendono di più, li ho presi molto tempo fa!

I TUOI rendono uguale agli altri, hanno reso di più infatti è cresciuto il prezzo, ma ORA rendono uguale. Perciò non devi valutare se non prenderli, ma devi valutare se VENDERLI!

Ma dietro c’è lo stato…

Sì, lo stesso stato che ha messo la CAC, la clausola di azione collettiva.

Ha quindi previsto da contratto che se farà fatica a pagare i debiti potrà rivedere gli interessi riconosciuti, la data del rimborso, e quanto restituire dei soldi che hai prestato.

Per poterlo fare la maggioranza degli investitori deve essere d’accordo, è vero.

Ma secondo te lo stato ha modo di fare pressioni su banche e assicurazioni, o no?!

Almeno due cose le devi verificare!

Se hai dei BTP tra i tuoi risparmi accertati almeno dell’attuale rendimento a scadenza, e se sono presenti le clausole CAC.

Chiamami se non riesci da solo e ti serve un aiuto, basta avere l’elenco dei tuoi titoli (meglio se con l’ISIN) e ti affiancherò.

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